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The Escazú Agreement, the first environmental treaty to order that signatory States render available all information on the projects which may have an environmental impact, guarantee that citizens participate in decisional processes and adopt measures to protect defenders of indigenous environments and peoples, entered into force on 22 April 2021. Building on these premises, the paper reports some data with the aim of briefly tracing the framework in which environmental activists work. These, together with indigenous peoples, oppose the extractivist development model adopted by the region's government in the last twenty years, which has had – and still has – a significant impact on the environment, has increased social conflicts, and triggered a violence spiral against environmentalists and some indigenous communities, thus transforming Latin America into the most dangerous place for those who protect the environment.

L'articolo si propone di illustrare i risultati della nuova politica in materia di coltivazione di piante di coca promossa a livello nazionale e internazionale da Evo Morales, presidente della Bolivia dal 2006, che ha distinto l'uso della pianta e delle sue foglie, da una parte, per scopi legali nel rispetto delle tradizioni e della cultura nazionale e dunque da valorizzare e proteggere e, dall'altra parte, per scopi illegali/illeciti e quindi da proibire e punire. ; The article aims to illustrate the results of the new policy of coca plants' cultivation which Evo Morales – President of Bolivia since 2006 – has promoted at national and international level. The new framework distinguishes the use of the coca plant and its leaves between a legal and an illegal use. The former is linked to the local traditions and cultures and shall be therefore promoted and safeguarded. The latter concerns the exploitation of coca plant and leaves for illicit purposes and it is therefore banned and punished.

Si ricostruisce la biografia di Cristina Fernandez de Kirchner, attuale presidente dell'Argentina, ripercorrendone la formazione, la carriera politica, il legame col marito Néstor Kirchner suo predecessore e l'operato delle sue due presidenze (2007-2011; 2011-in corso), di cui vengono messe in risalto luci e ombre.

Il testo ricostruisce la diffusione dei testi relativi alla storia degli Stati Uniti e al modello federale nei territori coloniali spagnoli, fra '700 e '800. Testi che furono studiati con attenzione dalle elites politiche che guidarono il processo d'indipendenza dalla Spagna dal 1810 in poi e che avviarono la costruzione dei rispettivi Stati-nazione. Attenzione viene prestata anche alle iniziative parallele promosse dagli Stati Uniti per conoscere meglio quei territori spagnoli con i quali si riteneva inevitabile, prima o poi, allacciare rapporti e relazioni.

Si illustra il contenuto del progetto di legge spagnolo relativo alla soppressione dell'ordine dei Gesuiti approvato dalle Cortes del 1820.

Biografia di Azucena Villaflor, considerata l'ispiratrice e la fondatrice delle Madres de Plaza de Mayo (Argentina).

Biografia di Esther Ballestrino de Careaga, considerata tra le fondatrici delle Madres de Plaza de Mayo.

Lo scritto ripercorre le vicende storiche e politico-istituzionali del regno di Spagna dall'invasione di Napoleone e l'abdicazione di Ferdinando VII sino alla fine della presenza francese nella penisola iberica. In particolare, la Costituzione di Bayona del 1808 e quella di Cadice del 1812.

Biografia di María Ponce de Bianco, considerata tra le fondatrici delle madres de Plaza de Mayo.

Lo scritto si propone di offrire un quadro delle principali pubblicazioni in Italia sul tema dei desaparecidos italiani in Argentina, durante gli anni della Junta Militar. Le pubblicazioni sono successive al 2000, anno in cui la II Corte d'Assise di Roma condannò sette fra ufficiali e sottufficiali per il sequestro, l'omicidio e la sparizione di sei cittadini italiani. L'autrice affronta il tema della memoria e della giustizia - argentina e italiana - che si sono dovute misurare con l'impunità diffusa in Argentina sino al 2005, e ribadisce, allineandosi con il contenuto delle pubblicazioni analizzate, la richiesta di superare e di combattere l'impunità e di rendere giustizia, sebbene tardiva e solo simbolica. Infine, ricorda l'esito del secondo processo celebratosi in Italia - il processo ESMA - conclusosi nel marzo 2007 con un'altra sentenza di condanna per i militari coinvolti, confermata in appello il 24 aprile 2008.

Il saggio si propone di tracciare un quadro dei diritti indigeni riconosciuti in Argentina e in Cile, con particolare attenzione al tema della proprietà della terra e alle misure riparatorie che, eventualmente, entrambi i paesi possano aver avviato o, per lo meno, promesso di avviare, qualora si siano verificate violazioni. Il quadro che emerge mostra un'Argentina che, dopo l'affermazione dei diritti indigeni nella Costituzione del 1994, ha iniziato a riconoscere in alcuni casi i diritti di proprietà rivendicati da alcune comunità indigene, soprattutto nella Patagonia, dove in passato sono avvenute le maggiori sottrazioni di terra. Del Cile, invece, emerge l'immagine di un paese arretrato per quanto riguarda non solo il rispetto dei diritti indigeni, ma anche la loro affermazione, e che pare non abbia intenzione di mutare atteggiamento, proseguendo piuttosto in una politica a favore degli interessi economici, privati o pubblici che siano. Fa ben sperare la critica da parte di alcuni tribunali in merito all'applicazione della Ley antiterrorismo, che forse potrebbe rappresentare un primo segnale di mutamento dell'atteggiamento degli operatori del diritto, che sono in concreto coloro che devono riconoscere, garantire e tutelare i diritti dei cittadini. ; This chapter examines the relevant domestic practice of two selected countries, namely Argentina and Chile. It shows that, while in Argentina, since 1994, certain steps have been taken in terms of reparations for the indigenous peoples (including, in some instances, restitution of lands), the situation in Chile has up to now been less encouraging, although signs of a counter tendency have recently come from some local courts.